Arnaldo Xavier da Silveira. Precisazioni sulla questione del Papa eretico.

Quando, nel mio libro, procedo alla qualifica teologica della sentenza
di San Roberto Bellarmino sul Papa eretico, parto da una distinzione
basica: da una parte quale sarebbe la qualifica che spetterebbe a tale
sentenza in ragione della forza degli stessi argomenti che la
sostengono, e dall'altra quale ne sarebbe la qualifica considerando il
pensiero degli autori probati al riguardo. La qualifica avente per base
la forza degli argomenti probanti viene detta intrinseca; quella invece
che ha in vista la posizione degli altri autori è da considerarsi
l’estrinseca. Cosicché, difendo questa posizione: intrinsecamente, la
posizione di San Roberto Bellarmino è certa, ovverossia teologicamente
certa. Inoltre, difendo anche che, estrinsecamente, la stessa posizione
si deve ritenere soltanto probabile, ovverossia teologicamente
probabile, giacché vi sono molti autori di peso, in passato come nel
presente, che di fatto non la adottano.
Devo segnalare che Don Curzio Nitoglia non fa neanche allusione a tale
importante distinzione fra qualifica teologica intrinseca ed estrinseca.
Ecco il motivo che lo ha portato a riscontrare una contraddizione tra
quanto scrive il prof. de Mattei e quanto si può trovare nel mio libro.
Fatta questa distinzione, diventa invece chiaro che contraddizione non
c’è, ma piuttosto una piena concordanza, tra il testo del Prof. de
Mattei e quello mio.
Per maggior chiarezza, formulerò la mia posizione in altri termini :
considerando le ragioni addotte a favore della tesi di San Roberto
Bellarmino, io la considero certa, cioè, intrinsecamente certa.
Purtuttavia, non posso pretendere di imporre tale qualifica agli altri
autori poiché molti fra loro la ritengono soltanto intrinsecamente
probabile e alcuni neppure questo. Sicché, dovrò riconoscere che la tesi
che io ritengo come intrinsecamente certa, è estrinsecamente soltanto
probabile. Il Prof. de Mattei non dice alcunché di contrario: “L’autore
ritiene la sua tesi non solo intrinsecamente probabile ma teologicamente
certa, per le oggettive ragioni che egli adduce. Ciò non toglie che
altre opinioni restino estrinsecamente probabili, dal momento che hanno a
loro favore degli autori importanti.”
Mi premuro, infine, di mettere in risalto che, in tutta questa materia,
stiamo trattando di qualifiche teologiche, e non della qualifica morale,
canonica, pastorale o di qualsiasi altra. Perciò, l’avverbio
teologicamente non va contrapposto a intrinsecamente o a
estrinsecamente, per cui, in nessun modo, esso potrà creare difficoltà
nel momento in cui si vorrà cercare di chiarire tale questione.
Voglia gradire i sentimenti del mio sincero omaggio e profondo rispetto,
In Jesu et Maria,
Arnaldo Xavier da Silveira
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